fonendoscopio dei professionisti sanitari

Sì, si può diventare consulente in allattamento IBCLC anche se non si è professionista sanitario ma il percorso sarà sicuramente più lungo che per chi ha una laurea sanitaria.

Mi spiego, avete visto nella pagina Come diventare IBCLC , che per poter accedere alla certificazione bisogno compiere una serie di requisiti prima di iscriversi all’esame.

Uno di questi requisiti è aver fatto formazione in scienze della salute, quindi o avere una laure in ambito sanitario o aver realizzato 14 materie in scienze della salute.

Le professioni sanitarie che rientrano nel percorso 1 le potete trovare nella guida agli aspiranti IBCLC.

Queste 14 materie devono essere di educazione superiore, ovvero, dopo la scuola del obbligo.

In Italia la scuola dell’obbligo finisce ai 16 anni ma a questa età, non si è ancora diplomati, per cui è una circostanza un po’ particolare.

Partiamo allora da una persone che ha come minimo il diploma. Deve fare queste materie, dove? Potrebbe fare in un istituto di educazione superiore o all’università.

Chi le fa attraverso le università, normalmente cerca le singole materie e paga l’iscrizione ad ognuna di loro pagando le apposite tasse.

All’interno di queste 14 materie ci sono 8 che sono “troncali” e 6 che sono corsi specifi. Dal 2024 potrai fare 5 di queste sei con noi! (pack materie IBCLC non sanitari).

Una volta fatte, bisogna che la persona ottenga anche tutti gli altri requisiti, cioè la formazione in allattamento, in comunicazione e le ore di pratica clinica.

La formazione in allattamento e in comunicazione possono essere realizzate nella nostra scuola, qui o qui.

Trovare dove fare la pratica clinica per una persona che non è sanitario può risultare difficile.

Può essere fatte attraverso un percorso di tutoring (via 3) o come peer counsellor nel percorso 1.

Nella prima opzione sarà l’IBCLC tutor a cercare le famiglie perché l’aspirante possa fare le ore necessarie.

Nella via 1 invece, sarà la persona stessa a “farsi” un giro di mamme da seguire come mamma alla pari dell’associazione per la quale fa volontariato. Possono essere fatte come gruppi di sostegno, consulenze one to one, reperibilità telefonica e tanto altro.

Ci sono, quindi, moltissime possibilità, bisogna soltanto trovare la propria via.

Se hai dei dubbi su quale percorso seguire, puoi scriverci al formulario di questa pagina web.